Chi possiede una caldaia dovrebbe saperlo, la manutenzione è un aspetto fondamentale del buon funzionamento dell’apparecchio. Non solo: una buona manutenzione della caldaia mette al sicuro tutti quelli che ne usufruiscono e anche l’ambiente circostante.
Anche se non sembra, un guasto alla caldaia può infatti mettere a rischio sia le persone che la utilizzano che l’ambiente circostante. Il gas metano utilizzato nelle caldaie è un materiale molto più pericoloso di quanto si possa pensare.
Per preservare la salute dei propri cittadini lo Stato ha previsto una normativa che regolarizzasse la manutenzione delle caldaie.
La normativa e i tipi di interventi
Il dlgs 48/2000 disciplina la manutenzione degli impianti termici utilizzati in estate e in inverno. Si tratta quindi non solo di caldaie ma anche di climatizzatori. Da questa nomenclatura sono escluse le stufette portatili e i sistemi di riscaldamento dell’acqua, come gli scaldabagni.
La normativa, precisamente, prevede che vengano eseguiti diversi tipi di controlli sul tuo impianto, ecco quali sono:
- Manutenzione: va eseguita ciclicamente. La giusta frequenza per la manutenzione della caldaia solitamente è indicata sul libretto d’istruzioni di ogni apparecchio. Questo vuol dire che tempi e modalità possono variare ma solitamente, per un buon funzionamento, la manutenzione va effettuata almeno ogni anno.
- Prova fumi: un tipo di verifica estremamente tecnica che aiuta a capire se i fumi emessi dal proprio apparecchio sono inquinanti o meno.
- Bollino blu o verde: dopo il controllo, se questo è andato a buon fine, il tecnico provvede all’invio all’autorità competente il contributo annuale a nome dell’utente. Questo, rappresentato, da un bollino verde o blu, varia a seconda della potenza dell’apparecchio.
Manutenzione: chi ne è responsabile
Chiariamo un punto fondamentale di cui tutti i possessori di caldaia devono tener conto, e cioè: chi è il responsabile della manutenzione della caldaia? Le possibilità sono due: in caso di apparecchio utilizzato in un’abitazione privata, il responsabile della manutenzione è il proprietario dell’immobile. Se invece nel palazzo è installato un sistema centralizzato, fruibile da tutti gli appartamenti ad essere responsabile della manutenzione è l’amministratore di condominio.
Controllo fumi: meglio affidarsi al pronto intervento
Anche se il procedimento di manutenzione è solitamente indicato sul libretto d’istruzioni di ogni caldaia, non si tratta di un’operazione semplice. Per essere sicuri che il lavoro venga svolto in maniera ottimale, è meglio rivolgersi a mani esperte: sarà l’intervento di un idraulico esperto a verificarne lo stato e a determinare il da farsi. Il servizio pronto intervento idraulico, poi, è attivo h24 e metterà a tua disposizione un tecnico che ti guiderà in tutte le procedure da attuare.
Inoltre, solo un manutentore specializzato potrà eseguire la prova fumi. Ecco in cosa consiste:
Questo tipo di controllo verifica la qualità e la quantità delle emissioni della tua caldaia. A seconda del tipo di emissioni (gas, metano o pellet e altri derivati naturali) le tempistiche del controllo efficienza possono variare. A influire sulla frequenza del controllo è anche la potenza dell’apparecchio stesso:
- Apparecchi a combustibile liquido o solido (gasolio o pellet): un controllo ogni 1-2 anni
- Apparecchi a gas metano o GPL: un controllo ogni 2-4 anni.
Alla fine di ogni controllo il manutentore dovrà redigere un rapporto di efficienza, di cui dovrà produrre tre copie:
- Una per il proprietario responsabile della manutenzione
- Una per il manutentore
- Una da inviare all’autorità competente dei controlli e delle revisioni, insieme al bollino.
Trattandosi di documento ufficiali, essi potranno essere redatti solo da personale qualificato. Attenzione a chi ci si rivolge!